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In cosa consistono gli attrezzi della danza del ventre ? Non è raro assistere ad uno spettacolo di una ballerina di danza del ventre accompagnata da un attrezzo. Esistono accessori di varia natura, hanno funzioni diverse e dimensioni differenti. Talvolta, aiutano a rendere la figura più elegante e raffinata: chiamiamo in causa il velo, protagonista negli eventi della Golden Era. In altri casi, lo stile è contraddistinto proprio dall’uso di quel determinato attrezzo. Infatti, nello stile folkloristico, ad esempio nel Saidi, si fa uso del bastone o nell’ Eskanderani della Melaya. E ancora, su un palco suscita stupore e meraviglia nel pubblico, l’apparizione di ali di Iside, candelabri, Fan Veil. Adesso, vi schiarirò meglio le idee, stilando una lista dei miei attrezzi.

Ali di Iside
Le ali di Iside
La ali di Iside
La dea Iside
La dea Iside

Le Ali di Iside rappresentano degli attrezzi molto scenografici e sono in grado di rendere la coreografia più vivace e colorata. Sono state introdotte recentemente, dall’ influenza Americana: una novità che la danza orientale ha voluto abbracciare. Il nome, così come si evince, è stato scelto in onore di Iside. Dea che personifica la femminilità, la maternità, la guarigione e il potere. E’ frequente rappresentarla con enormi ali di aquila spiegate. Hanno la funzione di proteggere il fedele, di donare forza e sicurezza a chi idolatra la dea e di infondere amore.Tale attrezzo è costituito da due ali laterali realizzate in tessuto leggerissimo pieghettato e si allacciano al collo, tramite un veltro. Sull’estremità delle ali sono posti dei bastoni che la ballerina afferra e agita per creare le varie figure. Chiudendo e aprendo i due lembi si crea un effetto che ricorda il volo di un’aquila. Le Ali di Iside presentano anche una variante: le ali di Iside con l’installazione di led. La ballerina può regolare le luci, premendo dei tasti posti sui bastoni.

Ali di Iside con Led
Ali di Iside con Led

L’effetto stupore è garantito!

Candelabro e Piatto
Candelabro
Candelabro

Adesso, attenzione all’equilibrio! Candelabro e piatto devono stare rigorosamente sulla testa, e per rendere il tutto più difficoltoso e scenografico, entra in gioco il fuoco. Sugli attrezzi candele accese, di varia grandezza e misura, rendono la coreografia misteriosa e mistica. Tale danza trova le sue origini nell’antico rito del matrimonio egiziano. Era eseguita ai matrimoni: la danzatrice con il candelabro in equilibrio sulla testa precedeva il corteo nuziale, come simbolo di luce che illumina il futuro cammino degli sposi.

Ballerine con candelabro
Ballerine con candelabro

Poiché il protagonista è proprio l’attrezzo qui, la ballerina esegue movimenti semplici, molto lenti e talvolta assume pose statiche che ricordano i geroglifici egiziani. La basa musicale segue un ritmo calmo, ma anche imperiale.

Danza con la spada

La danza con la spada , o chiamata anche raqs al sayf, ha origini abbastanza incerte. Taluni, attribuscono le radici alle danzatrici gawazee, che avrebbero sottratto le armi ai soldati francesi, durante il periodo napoleonico, così da improvvisare una danza,  ponendo sulla testa in equilibrio la spada. Altri sostengono che abbia avuto origine all’interno dell’harem. Ci troviamo ai tempi della corte ottomana.e donne, con la finalità di liberarsi e riconquistare la propria libertà, strapparono le armi a coloro che le tenevano prigioniere. Anch’esse improvvisarono una danza ambigua: un connubio tra movimenti sensuali e gesti marziali. Gli Orientalisti testimoniamo l’esistenza di questa tipologia di danza, e talvolta le spade potevano anche essere due. Una era posta in equilibrio sulla testa, l’altra impugnata. Oggi, durante gli spettacoli, la ballerina pone la spada in equilibrio in diverse parti del corpo, sia sulla testa, sul petto, sul polso o sul fianco. La spada rappresenta, come facilmente intuibile, un simbolo di forza, temperanza e giustizia. Poiché è posta in bilico, l’attrezzo diventa l’emblema della bilancia.

Spada
Spada
Danza con la spada
Danza con la spada

Tale dualità si riscontra anche nello stile dell’esecuzione della danza. I movimenti sinuosi accompagnano la spada posta in equilibrio, di contro i movimenti marziali coinvolgono passi e scatti, mentre la ballerina impugna l’arma. La base musicale può essere piuttosto varia, la danza della spada si addice ai classici orientali, ma anche a pezzi di fusion.

Danza con il velo
Danza con il velo
Danza con il velo

La danza con il velo è stato introdotto da Samia Gamal, una delle maggiori esponenti della Golden Era. Oggi è considerato un elemento fondamentale dello stile classico della danza del ventre, il Raqs Sharqi. Il velo accompagna la ballerina in tutti i suoi movimenti fluttuanti e misteriosi. Il velo arricchisce la coreografia, donando più colore e armonia. Le figure che è possibile eseguire con tale attrezzo sono molteplici e creano un effetto sorpresa al pubblico.

Una variante della danza con il velo è la danza con il doppio velo, in cui la ballerina muove con estrema grazia, due veli della stessa dimensione. Il velo solitamente è costituito da tessuto molto sottile e trasparente, come la mussola o lo chiffon. Non è raro riscontrare un tessuto anche lucido. I colori si abbinano ai costumi. La forma varia: da rettangolare a semicircolare.

Fan veil
Fan veil
Fan Veil
Ballerina con fan veil
Ballerina con fan veil

I fan veil sono nati in Cina e in Giappone, in seguito si sono diffusi in molti paesi dell’Asia orientale.Arricchire le coreografie usando i Fan Veil è divenuto tradizionale nelle danze mediorientali da oltre 20 anni oramai. I fan veil sono attrezzi costituiti da veli attaccati a ventagli.

I due telai che sorreggono il tessuto sono simmetrici e sono realizzati in bambù. I veli sono in seta e creano una scia di stoffa libera di circa un metro, che sfruttando il vento, danno vita a onde colorate. I fan veil si presentano colorati, a sfumare verso il basso sulla lunghezza. Creano un effetto visivo molto suggestivo: danno l’impressione di ricreare il movimento della fiamma. L’effetto che maggiormente incanta il pubblico è l’esibizione di un gruppo sincronizzato di ballerine con fan veils. Anche su questi attrezzi è possibili applicare i led.

Melaya

La melaya rappresenta lo scialle usato dalle danzatrici in questo tipo di danza. E’ uno scialle nero, pesante, adorno di paillettes, molto diverso dal classico velo della danzatrice orientale.

Melaya
Melaya

Tradizionalmente, la melaya era l’indumento con cui le donne egiziane si coprivano per uscire ed erano solite muovere per attirare gli uomini. La lunghezza dello scialle è variabile: da un lato tre metri, dall’altro 140 o 150 cm. E’ così lungo proprio perché un lembo deve cadere a terra mentre è indossato.

Ma come si indossa? Un lembo della melaya viene fissato sotto l’ascella destra, coprendo il petto. Il lembo sinistro è drappeggiato sotto l’ascella sinistra, lasciando il braccio scoperto. Si fa passare sopra le spalle, lasciando il lembo destro libero, a coprire il braccio destro. La mano sinistra trattiene l’estremità della melaya, per contornare il viso e la mano destra muove l’estremità libera dello scialle. Il lato destro della melaya viene spesso attorcigliato intorno all’avambraccio durante la danza.

Bastone

Il bastone è l’attrezzo tipico di uno stile particolare della danza del ventre: il saidi. Nella danza Saidi con il bastone, i passi sono pesanti e i piedi ben radicati a terra o, talvolta, il tallone è leggermente sollevato.

Due uomini che eseguono il Tahtib o danza Saidi con il bastone
Due uomini che eseguono danza Saidi con il bastone
Il bastone in origine rappresentava proprio un simbolo fallico, durante l’epoca della dominazione araba. Difatti, era vietato alle donne la possibilità di maneggiarlo, tanto meno di ballare con esso. E’ stato Mohammed Redha a proporre la danza Saidi al femminile.

Danza con il bastone
Danza con il bastone

Così, le donne iniziarono a ballare con il bastone, che ha caratteristiche diverse dal tradizionale, ossia si presenta più corto e talvolta ricurvo. Il bastone viene fatto roteare in modo leggero, scherzoso e civettuolo, e accompagna i passi di danza pesanti e anche qui, marziali, con movimenti graziosi e sinuosi.

Cimbali  e tamburello

Tali strumenti hanno funzioni differenti rispetto a quelli già evidenziati: la ballerina suona nel frattempo che balla.

Cimbali
Cimbali

I cimbali rappresentano gli strumenti più antichi: sono rappresentati da quattro piattini di metallo, legati al pollice e al medio, in entrambe le mani. Vengono sbattuti tra di loro a ritmi di musica. E’ necessario, per essere quindi suonati, che la danzatrice conosca i ritmi della musica araba.

Ballerine con tamburello
Ballerine con tamburello

Il tamburello viene suonato con le mani o battendolo su varie parti del corpo, come le spalle o i fianchi, per enfatizzare il ritmo o particolari passaggi della musica. E’ una danza gioiosa, nata anticamente in onore della dea Iaset.

10 Commenti su Gli attrezzi della danza del ventre

  1. Bellissimo articolo! Molti strumenti non li conoscevo e mi è piaciuta la spiegazione riguardo le tradizioni e le origini di ciascun oggetto… Devono essere particolari anche le coreografie con il fuoco

  2. Bellissimo articolo! Mi è capitato di assistere a spettacoli di danza del ventre, ma non conoscevo l’origine e soprattutto i nomi di questi strumenti. Davvero molto interessante 😊

  3. Ho avuto l’occasione di vedere solo pochi di questi attrezzi nelle performance di danza del ventre. È un ballo che richiede tecnica, e l’utilizzo anche di attrezzi la rende ancora più difficile ma affascinante

  4. Articolo interessante davvero. Un mondo di cui non conoscevo nulla se non l’aver visto qualche volta delle esibizioni su YouTube. Complimenti 👏👏

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