Reading time: 5 Minutes

Ciao a tutti!

Oggi vi parlerò della mia diretta esperienza nell’ambito della scelta del mio insegnante di danza del ventre. Ho iniziato a praticare tale disciplina circa 10 anni fa, e nel corso degli anni ho cambiato alcuni maestri. Perché cambiare insegnante? Dare una risposta a questa domanda è semplice e immediato per me. E’ necessario trovare la figura che riesca non solo a soddisfare esattamente tutte le tue aspettative, ma che sia anche capace di trasmetterti ancora di più, non solo sapere ed esperienze, ma più amore e dedizione per la tua passione. Il tuo maestro deve essere un tuo punto forte di riferimento, per il quale nutrire stima e riconoscenza. Un eccellente insegnate non cessa mai di imparare, ed è questa la motivazione per la quale ricopre sempre tale ruolo, anche quando sarai tu ad impartire lezioni di danza. Questo è quello che è successo a me.

Io e il Maestro Mohamed

Intervista al mio maestro, Mohamed Trabelsi

https://www.facebook.com/mohamed.momy.73

1) Quando e dove sei nato? Per quanto tempo hai vissuto lì?

Ciao a tutti, sono il maestro Mohamed Trabelsi, nato il 18/09/1978 in Tunisi, Tunisia. Ho vissuto in Tunisia fino all’ età di 21 anni.

Il maestro Mohamed Trabelsi
Il maestro Mohamed Trabelsi

2) Quando hai iniziato a danzare? Cosa ti ha spinto?

Ho iniziato a ballare da piccolo, dall’età di 8 anni. Non mi ha spinto qualcosa in particolare, non c’è un motivo o un momento preciso in cui ho deciso di intraprendere la carriera da ballerino. Mi piaceva ballare semplicemente. Mia madre notò un comportamento insolito per un bambino: ai vari eventi o ai matrimoni raramente giocavo con gli altri bambini, piuttosto mi buttavo sul palco, con i musicisti ed i cantanti, e ballavo. Prese coscienza del fatto che fossi particolarmente capace, che interagissi con il gruppo musicale che animava la serata. Fu lei ad incoraggiarmi, in effetti. E’ stata lei la mia ispirazione e la mia prima maestra di ballo.

3) Da quanti anni insegni? Quando e perché hai deciso di insegnare? Parlami un po’ del tuo percorso

Insegno da circa 20 anni. La decisione di insegnare non è stata programmata. All’ età di 15 anni ho intrapreso il corso di danza, come attività artistica a scuola, poi mi sono iscritto all’ Istituto tunisino di danza popolare e tradizionale di Tunisi. Lì, la maggior parte dei miei maestri consigliavano alle donne di fare il percorso classico da ballerina. Di contro, per noi maschi, era fortemente consigliato il percorso d’ insegnamento. Tale scelta offriva alla figura maschile sbocchi lavorativi maggiori. Tale orientamento è dovuto ad un fattore prettamente culturale: essendo predominante la cultura araba-musulmana si ritiene maggiormente accettabile una ballerina che un ballerino.

Pertanto, la figura del “maestro”, svolgendo la professione tra le mura di una scuola di danza, è meno esposta a critiche e pregiudizi.
Il mio percorso formativo, come ho accennato prima, è stato spinto e guidato unicamente dal mio amore per la danza. Non avevo l’intenzione di fare carriera né come ballerino, né come insegnante di danza. Mi divertivo. Infatti, ho proseguito i miei studi scolastici e poi universitari a Tunisi. Il mio scopo primario era diventare un agronomo, ho vinto una borsa di studio e mi sono trasferito in Italia per la specialistica, ma la danza era sempre presente nella mia vita.

Non appena arrivato a Catania ho iniziato a frequentare i locali arabi di Catania: il Casablanca e Marrakesh, per assistere a spettacoli di danza del ventre. Lì ho conosciuto la maestra e ballerina Samia Zbidi, la quale rappresentava un’ icona della danza in quel momento a Catania, ma anche in tutta la Sicilia. D’ origine tunisina anche lei. E’  stata lei che mi ha incoraggiato a fare della danza un lavoro, per permettermi di sostenere i costi degli studi. La ringrazio molto, tramite lei ho iniziato ad insegnare ed ad avere i miei primi allievi, che adesso svolgono a loro volta la professione di insegnante, nel panorama locale di danza del ventre.

Ho continuato sempre ad aggiornarmi sulle novità e sull’evoluzione della danza del ventre nelle diverse parti del mondo. Ho intrapreso un percorso lavorativo da solo, che mi ha portato ad aprire la mia scuola di danza “Eshta Academy” ed a formare un gruppo professionale di danza del ventre, la “Eshta Company”.

4) Chi sono stati i tuoi insegnanti?

L’elenco dei miei insegnanti è abbastanza lungo. Sono stati tanti, più o meno noti, ma tutti sono stati importanti nella mia crescita. Non vorrei nominare uno piuttosto che un altro, in quanto tutti, ma proprio tutti, mi hanno insegnato qualcosa. Ognuno di loro ha contribuito alla mia formazione e a fare di me il Maestro Mohamed e sarò sempre grato e riconoscente.

5) Che ruolo ha un buon maestro nella danza, in generale?

In questi anni di danza, ho accumulato tanta esperienza. Sono arrivato alla conclusione che un maestro di danza deve possedere tre qualità principali, senza le quali non merita di essere chiamato maestro.
1. Trasmettere tutto il sapere ai suoi allievi, senza tenere nulla per sé, per il banale timore di dare troppo.
2. Stimolare i suoi allievi, dando il massimo, sfruttando gli strumenti che si hanno a disposizione. Ho imparato a studiare gli allievi sotto un profilo pedagogico, in modo tale da comprenderli pienamente. Io credo in loro e non mi stancherò mai di contare sulle loro capacità.
3. Essere capace di imparare dai propri allievi.

5) Cosa provi quando insegni?

Il momento più felice per un insegnante, degno di tale appellativo, è capacitarsi dell’idea di essere riuscito a trasmettere. E’ una sensazione di immensa gioia, è la stessa felicità di una padre fiero del figlio.

6) Cosa ti ha portato ad aprire una scuola?

Avere una scuola propria ti permette di esprimerti artisticamente appieno, senza essere condizionato. Puoi progettare e lavorare con più libertà. Ovviamente è il mio parere personale. La mia scuola è l’ espressione delle mie idee e della mia conoscenza artistica.

Estha Company
Estha Company

7) In quanti anni formi una ballerina? Che caratteristiche deve avere una ballerina per entrare nel tuo gruppo?

La formazione tecnica di una ballerina ha una durata minima di 5 anni. La formazione professionale è invece infinita, senza tempo. Ha inizio proprio dopo i primi 5 anni di duro lavoro, costanza, allenamento, sacrifici, successi e anche delusioni. La risposta all’ultima domanda è “la ballerina ideale deve essere come te.”

Estha Company
Estha Company

 

 

 

Aspetto di leggere le vostre esperienze nei commenti!

18 Commenti su Il maestro di danza del ventre: intervista al mio insegnante

  1. Bellissimo articolo!! Per un paio di anni ho studiato danza classica e so per certo che quello della danza è un mondo meraviglioso, pieno di talenti, sforzi, sacrifici, impegno ma anche di tante soddisfazioni! Mi ha fatto piacere leggere questa intervista 😊 Complimenti!

  2. Che mondo affascinante quello della danza! Non ho mai fatto una lezione di danza del ventre ma i tuoi articoli sono molto interessanti e fanno venire voglia di iniziare subito. Complimenti!

  3. Bellissimo articolo. Si percepisce nettamente che il tuo maestro è bravissimo sotto tutti gli aspetti. Saper ballare è un conto, insegnare è un altro molto più difficile immagino. Ci vuole pazienza e metodo. Cose che il tuo maestro sicuro ha. Complimenti!

  4. Bello sapere qualcosa di un argomento fino ad ora sconosciuto.
    Grande mondo quello della danza del ventre.
    Complimenti per il blog, è ben curato.

  5. La testimonianza di chi vive queste emozioni mostra la bellezza della danza del ventre. Ancora più importante il fatto che sia un insegnante che negli anni ha trasmesso questa passione a tante persone ☺️

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.